Gabriella Benedini

Cremonese di nascita, ma milanese d’adozione Gabriella Benedini (19 settembre 1932) mostra fin da piccola grande interesse per l’arte. Dopo iniziali studi tecnici, si diploma nel 1953 all’Istituto Paolo Toschi di Parma e, trasferitasi a Milano, si iscrive all’Accademia di Brera, ma ne frequenta saltuariamente i corsi.

Fondamentale è il soggiorno a Parigi dall’autunno del 1957  al 1960: incontri stimolanti e le prime esposizioni le permettono di incominciare a farsi conoscere.

Rientrata a Milano, entra in contatto con il Realismo Esistenziale e partecipa al clima della Nuova Figurazione; conosce il pittore Bepi Romagnoni che la presenta alla Galleria Bergamini, dove tiene nel 1962 la prima personale. Questo periodo iniziale di attività culmina nell’invito alla IX Quadriennale di Roma nel 1965.

Risale al 1977 la costituzione del Gruppo Metamorfosi con Lucia Pescador, Alessandra Bonelli e Lucia Sterlocchi, compagine in cui è rispettata l’individualità creativa di ciascuna.

Ben presto, però, inizia a percorrere una strada di ricerca del tutto autonoma, spesso solitaria, che la porta  a scandagliare temi  che divengono motivi ricorrenti del suo operare: il viaggio (grazie anche alle suggestioni e alle esperienze legate ad alcuni viaggi compiuti in Asia e in Africa con il consorte), la navigazione, la musica, la misurazione, il tempo, il mito. Ricerche che presenta in moltissime rassegne, sia personali sia collettive: da ricordare tra queste ultime la partecipazione nel 1986 alla XLII Esposizione Internazionale d'Arte La Biennale di Venezia nella rassegna Arte e Scienza Arte e alchimia, oltre a numerosi premi e riconoscimenti.