Guida alla consultazione delle schede
OPERE
Ogni scheda è introdotta dal numero progressivo di archiviazione affiancato dal codice alfanumerico di inventario, che ne identifica l’appartenenza alle diverse sezioni.
Titolo
E’ indicato quando è attribuito dall’artista, precisandone ove possibile la collocazione, o compare su cataloghi e / o volumi.
Datazione
Sono riportate le date indicate sulle opere, sul fronte e/o sul retro, precisandone la collocazione e la modalità di scrittura.
La presenza di più riferimenti cronologici rimanda ai successivi interventi da parte dell’artista.
Sono riportate tra parentesi tonde le date che si desumono da precisi riferimenti quali dediche, presenza in esposizioni e/o in volumi
Per opere la cui ubicazione a oggi è ignota e di cui, quindi, non è stato possibile verificare i dati, sono riportate senza parentesi le date che compaiono su pubblicazioni o su fotografie e appunti conservati dall’artista.
Infine sono riportate tra parentesi quadre le datazioni attribuite in base a elementi stilistici e di similitudine rispetto ad altri lavori analoghi e datati.
Tecnica e supporto
E’ riportata la tecnica realizzativa con il relativo supporto. Le tecniche tradizionali, presenti soprattutto nelle opere dei primi anni, diventano prevalentemente “polimaterica”, riferendosi all’utilizzo di materiali e oggetti/elementi, spesso anche di recupero, inseriti e assemblati nelle opere, affiancati molto spesso a segni pittorici.
Misure
Le misure sono espresse in centimetri, salvo ove diversamente indicato, e l’altezza precede la base.
Scritte
E’ indicata la collocazione di firma, data e titolo sia sul fronte sia sul retro dell’opera; nonché eventuali numerazioni inserite dall’artista.
Note
Contengono le più svariate informazioni e precisazioni relative all’opera in oggetto e alla sua storia.
Collocazione
E’ indicata la collocazione in Collezioni pubbliche o private, riportando la dicitura richiesta dai proprietari. Per le opere di cui non si conosce l’attuale collocazione è riportato Ubicazione ignota.
Corredo iconografico
Ogni opera è corredata da una o più immagini, così che sia possibile identificarla, anche se talvolta di qualità scadente. In molte schede sono riportate più immagini che permettono di ricostruire le fasi succesive, talvolta anche a distanza di anni, degli interventi operati dall’artista. In questo caso le immagini sono accompagnate, oltre che dal codice di identificazione, anche da una datazione, che precisa quando la modifica è stata realizzata.
Dove noti per ogni immagine sono inseriti i crediti fotografici.
ESPOSIZIONI
La sezione è suddivisa in Esposizioni personali, Esposizioni collettive e Premi.
Si è scelto di inserire anche quelle indicazioni per le quali non è stato possibile recuperare un riscontro documentario, ma risultano citate in alcuni cataloghi di mostre personali, precisando in nota la fonte da cui l’informazione proviene.
Sono abbinati a ciascuna esposizione oltre all’eventuale catalogo anche la rassegna stampa relativa, che fa riferimento a Gabriella Benedini.
I documenti cui ci si riferisce sono conservati in originale, fotocopia o in formato digitale presso l’Archivio Gabriella Benedini.
BIBLIOGRAFIA
I testi riportati nella presente Bibliografia sono conservati in originale, in fotocopia o in formato digitale presso l’Archivio Gabriella Benedini.
Poiché, specie per i primi anni, si sono avuti a disposizione ritagli di giornali conservati dall’artista, non sempre è stato possible risalire alla fonte. In questi casi si è indicato per la testata: non identificata. Analogamente ove non è presente una data, quando possibile se ne è ipotizzata una, desumendola dai riferimenti interni al testo e ponendola tra parentesi tonde.
Poiché alcuni cataloghi di mostre riportano l’indicazione di articoli non conservati dall’artista e che non è stato possibile reperire, si è scelto di riportarli comunque, indicando in nota la citazione della fonte da cui sono tratti, sperando di poterli reperire in futuro.
