Vele

Le prime Vele, intitolate anche Memorie del vento (AGB 0309), datate 2004, sono il frutto di una vera e propria metamorfosi: scafi lignei di imbarcazioni abbandonate sono trasformati nell’Arpa bruciata (AGB 0293) e in queste vele, pronte a salpare per un nuovo viaggio.  

Scrive infatti l’artista «Hanno vissuto una “metamorfosi” ovidiana lontana dalle rive del mar Nero, sono state ammirate, accarezzate, modellate, ricoperte secondo arcani impulsi e secondo ignote destinazioni. Gratta, taglia, aggiungi, combina, segui un vago disegno interiore.» [1] e Claudio Cerritelli commenta: «[…] le vele sono ricavate da barche, come le arpe esse captano i suoni del vento, viaggiano attraverso gli arcipelaghi di Ulisse misurando lo spazio con l’andamento inquieto delle onde.» [2]

A partire dal 2008 Gabriella Benedini realizza sette vele in vetroresina (AGB 0410; 0694; 0943) la cui superficie è solcata dai segni del suo alfabeto, presentate in diverse composizioni, dotate di ferri contorti.

Codice Inventario
Titolo
Tecnica Supporto
Dall'anno All'anno
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AGB 0309 - Vela 1
Memorie del vento, 2004
Polimaterica su legno, tela e ferro, 240 x 60 x 166; 230 x 50 x 156; ; 220 x 60 x 146

AGB 0410 - Vela 2
Vele, 2008
Vetroresina e ferro

AGB 0694 - Vela 3
Vele, 2009
Vetroresina e ferro, 260 x 90 x 50; 235 x 100 x 90; 250 x 90 x 50


AGB 0943 - Vela 4
Vele, 2013
Vetroresina e ferro, 240 X diam 450