Costellazioni
«Ancora alle vastità atmosferiche rimanda […]il gruppo di quadri sulle Costellazioni, che riprende la divisione dell’immagine in più settori, assemblati […] in modo da risolversi in un’immagine unitaria, che ha tuttavia una interna scansione, che riporta alla mente le partizioni delle mappe astronomiche e quindi finisce con l’operare per esse secondo le modalità sopraddette.» così commenta Luciano Caramel nella presentazione alla mostra Equinozi [1] . Si tratta, infatti, di grandi tavole, suddivise in nove settori, che nel rigore geometrico contengono universi infiniti, che travalicano i propri confini. Le prime risalgono al 1993 e ne sono realizzate ventisette fino al 1999, alcune molto grandi (135 x 135) altre più piccole (65 x 65). Nei primi anni Novanta si collocano anche due piccole tavole (20 x 20; AGB 2273; 2274). Nel 2007 poi l’artista ne propone tre (AGB 0103; 0110; 0116, cm 50 x 50) suddivise in quattro comparti, cui se ne aggiunge un’altra nel 2009 (AGB 1010). Il tema è particolarmente caro a Gabriella Benedini che in tutto ha realizzato ottantasei lavori dedicati alle Costellazioni. Tra 2001 e 2010 realizza tredici tavole di varie dimensioni senza alcuna suddivisione (AGB 0115; 0596; 0597; 0671; 0672; 0889; 0962; 0963; 0964; 1218; 1716; 2177; 2178); seguono poi due serie: le ventotto costellazioni blu (AGB 0890; 0891; 0892; 0893; 0894; 0895; 0896; 0897; 0949; 0950; 0951; 0952; 0953; 0954; 0955; 0956; 0957; 0958; 0959; 0960; 1004;1604; 1841; 1865; 1929; 1930; 1931; 1932) e le dodici costellazioni bianche (AGB 1154; 1155; 1156;1571; 1572; 1573; 1574; 1575; 1576; 1577; 1578; 1579), intitolate Costellazioni di vetro per la presenza di un elemento, un frammento vitreo. Entrambe le serie sono di forma rettangolare, cm 70 x 100: le tavole blu sono messe a punto a partire dal 2009 mentre quelle bianche dal 2010 e molte sono oggetto di successive modifiche e rielaborazioni fino al 2022, in alcuni casi modificando anche la titolazione.