Progetti

Spesso coinvolta da amici, e non solo, in ”avventure” anche insolite, talvolta lontane dal proprio ambito di ricerca, Gabriella Benedini si mette alla prova con entusiasmo, utilizzando tali proposte come occasione per sperimentare, restando però sempre fedele a quelli che sono i propri elementi, anche formali, e i propri temi.

Si riferiscono a un ambito privato i progetti del 1980 per alcuni gioielli, che riprendono i temi cosmogonici a lei cari, per la realizzazione dei quali fornisce anche le note esecutive (AGB 2214; 2215; 2217); in particolare uno (AGB 2216) è il progetto per il girocollo realizzato per alcuni amici (AGB 1250).

Da collocare alla fine degli anni Ottanta è il progetto di decorazione (AGB 0815) per un albergo in Israele non realizzato.

Nel 1997 Anty Pansera la coinvolge nel progetto Moby Art: una chiamata a raccolta di artisti e designer per ridisegnare le fiancate dei traghetti della Società Moby Lines, i cui esiti vengono presentati in una rassegna allestita negli spazi della Triennale di Milano [1]   e pubblicati in un catalogo edito da Electa. Gabriella Benedini propone cinque progetti dal titolo Sulla rotta dei Fenici, che prendono spunto dal ricordo di una stele votiva fenicia del II sec. a.C., in cui compaiono onde ricorrenti a ricciolo rese con tratti scarni,  riprese in un disegno dall’artista (AGB 1186). I cinque progetti (AGB 0178; 0422; 0532; 0769; 0933) narrano sui fianchi della nave un viaggio per mare che inizia da Oriente, come quello del sole e dei Fenici,  e procede verso Ovest e uno, in particolare, con pesciolini, razze e barchette, è pensato per i bambini. 

Nello stesso anno è coinvolta anche in Absolut Mail Art, a cura di Martina Corgnati, promosso dall’azienda Aboslut Vodka per far conoscere il proprio brand. Il tema consiste nel disegnare una cartolina che faccia riferimento alla famosa bevanda svedese e i risultati sono esposti a Milano [2] , corredati da un catalogo edito da Electa. Gabriella Benedini propone uno squarcio di mare con una bottiglia di vodka che galleggia tra i flutti mentre verso l’orizzonte compare la prua di una nave vichinga (AGB 0663).

Nel 2008 è invitata alla mostra  Artist-e-design. Letto e riflesso, a cura di Anty Pansera, Silvana Peira e Mariateresa Chirico [3] , all’interno del grande evento, articolato in numerose rassegne, DcomeDesign La mano la mente e il cuore in occasione di Torino World Design Capital. Gabriella Benedini espone uno specchio (AGB 0443) e il progetto per una testiera di letto intitolata Cielo-Terra. (AGB 0442), ma l’artista aveva anche messo a punto un’altra testiera dalla forma sinuosa come un’onda, non esposta né pubblicata (AGB 2204).

Sempre nel 2008 la galleria milanese Spaziotemporaneo invita i propri artisti di riferimento a progettare delle pins. Conchiglia, Luna e Lacrima sono le tre proposte (AGB 0485; 0486; 0487) di Gabriella Benedini, che declina nello spazio minuscolo del cerchio il suo alfabeto di segni. I disegni sono raccolti nel catalogo, a cura di Alice Capiaghi, The (he)art of pin  edito in occasione della mostra [4] .

Di grande rilevanza, infine, la partecipazione nel 2009 a Scultura nella città. Progetti per Milano, rassegna che si svolge alla Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente di Milano [5] con un catalogo edito da Skira. Il progetto (AGB 0670), messo  a punto  con Chiara Benedetti e Sara Maltese,  che prevede la risistemazione urbanistica nella zona di San Marco nel capoluogo lombardo con l’inserimento di sette grandi Vele in vetroresina  (AGB 0410) e un’Arpa (AGB 0609), è vincitore del secondo premio.